El barco de Ricardo Simoneschi estuvo en astillero durante el invierno europeo para efectuar diversas modificaciones en casco (principalmente la popa) y arreglo de cubierta.
El Vrolijk del 2008 se encuentra ahora mucho más competitivo para esta temporada en la que tendrá que luchar contra tres barcos nuevos.
Su vuelta a la navegación fue en Génova y tienen previsto usar la regata Hublot Palmavela de abril como entrenamiento.
JPC
Fuente info Equipo Audi Q8
L'AUDI TP 52 SAILING TEAM POWERED BY Q8 TORNA IN MARE
Genova, 16 marzo 2009
Genova, 16 marzo 2009
L'Audi TP 52 Sailing Team powered by Q8 torna in azione, lasciandosi alle spalle la pausa invernale che ha visto lo shore team ed i tecnici del cantiere Carbon Lab impegnati in una rivisitazione profonda dello scafo, delle appendici, dell'albero e delle manovre di Silver Surfer: interventi ritenuti necessari per sviluppare al meglio il potenziale dell'imbarcazione varata lo scorso anno e garantire così la massima competitività dell'intero pacchetto scafo / equipaggio.
Sono in corso di svolgimento in questi giorni, a Genova dove il team italiano ha la propria base tecnica presso il Marina Genova Aeroporto, i primi test per verificare e raccogliere da subito i nuovi numeri che la barca sa produrre in navigazione. Dati che serviranno per trovare le esatte centrature e gli equilibri migliori. Nel mirino la prima competizione dell'intensa stagione di gara che attende sulla linea di partenza l'equipaggio di Riccardo Simoneschi.
E' cominciato così il percorso di avvicinamento ed il conto alla rovescia verso l'esordio agonistico stagionale, previsto tra poco più di un mese nelle acque iberiche di Palma de Mallorca, in occasione dell'appuntamento con l'Hublot Palma Vela in programma i prossimi 15 – 19 aprile.
Il punto della situazione lo fa Riccardo Simoneschi, timoniere del TP 52 Audi Q8: “Siamo estremamente curiosi di testare le ultimissime novità che i tecnici del team, seguendo le indicazioni dello stesso Rolf Vrolijk, hanno sviluppato sul nostro scafo ed abbiamo realmente un grosso “appetito” nel ritornare a manovrare in mare. Davanti a noi ora abbiamo un periodo di lavoro intenso, dove dovremo masticare molte miglia in mare ed in cui conterà soprattutto l'attenzione ad ogni dettaglio e la pazienza e la meticolosità nel provare tutte le soluzioni che avremo a disposizione; si tratta infatti di calibrare al millimetro un ingranaggio comunque complicato che dovrà “girare” alla perfezione sin dalla nostra prima regata a Palma”.